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Sì al parcheggio gratuito anche per i disabili senza patente

Giurisprudenza - Gianluigi Pezzini - 19 Marzo 2020

La Corte di Cassazione, ordinanza, 7 ottobre 2019, n. 24936, ha accolto il ricorso proposto dalla UTIM (Unione per la tutela delle persone con disabilità intellettiva) la quale evidenziava la natura discriminatoria di regolamento comunale, che prevedeva la possibilità di parcheggiare gratuitamente negli stalli a pagamento su tutto il territorio comunale solo ai disabili patentati e/o proprietari di un’automobile.

Il Tribunale e la Corte d’Appello avevano sottolineato come la disposizione fosse sorretta da equilibrio e ragionevolezza, evidenziando come il pagamento per i disabili non patentati e/o non proprietari di un veicolo non costituisce un «esborso esorbitante», e comunque non idoneo ad incidere negativamente sulla libertà di movimento del singolo.

La Suprema Corte ha elogiato la misura adottata dal Comune di Torino evidenziando che sia una misura che permette l’inserimento e la partecipazione del disabile all’interno della comunità, incidendo anche sull’aspetto psicologico.

Riconoscere, però, il privilegio in relazione al fatto che il disabile sia o meno in possesso della patente o proprietario di una macchina costituisce, secondo la Corte di Cassazione, una discriminazione indiretta. Infatti, ex art. 2 c. 3, l. n. 67/2006, «si ha discriminazione indiretta quando una disposizione, un criterio, una prassi, un atto, un patto o un comportamento apparentemente neutri mettono una persona con disabilità in una posizione di svantaggio rispetto ad altre persone». La disposizione, prevedendo che il requisito sia “rispetto ad altre persone”, permette che si possa avere una discriminazione indiretta anche all’interno di una medesima categoria protetta. Infatti, non prevedere la possibilità di godere del parcheggio gratuito anche per i disabili sprovvisti della patente e dell’automobile (presumibilmente) più gravi, costituisce certamente una disparità di trattamento tra soggetti appartenenti alla medesima categoria protetta.

La Corte di Cassazione, pertanto, ha cassato la sentenza della Corte d’Appello.

La vicenda giudiziaria consente di riflettere sulla scelta operata dal Comune, il quale avrebbe dovuto prevedere la possibilità di parcheggiare gratuitamente all’interno “strisce blu” per tutti i disabili, senza distinguere tra patentati e no.

 

Approfondimenti

Testo della decisione

 

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