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Lavoro e discriminazioni negli Stati Uniti nel Rapporto Human Rights Campaign Foundation

Diversity & Inclusion - Nicola Deleonardis - 27 Settembre 2023

Human Rights Campaign Foundation è il “braccio educativo” di Human Rights Campaign (HRC), la più grande organizzazione americana per i diritti civili, che lavora per raggiungere l’uguaglianza per lesbiche, gay, bisessuali, transgender e queer (LGBTQ+). Recentemente è stato pubblicato un Report, che diffonde dati ed esperienze desunte da un sondaggio realizzato negli USA, relativamente al rispetto dei diritti delle persone LGBTQ+ sul posto di lavoro.

Dai dati emerge che un gruppo consistente di persone LGBTQ+ decide di nascondere il proprio orientamento sessuale per varie ragioni. Circa il 40% degli intervistati evitare di fare coming out per paura di essere discriminato o subire violenza, mentre il 29% per evitare che incida negativamente sulla propria immagine o sul proprio status professionale.

Per quanto riguarda le relazioni interpersonali, la maggior parte delle persone LGBTQ+ dichiara di non essere considerato da almeno una persona all’interno del proprio contesto aziendale: per il 48% dal Dipartimento delle Risorse Umane, per l’81% da almeno uno dei suoi colleghi, per il 69% da almeno uno dei suoi supervisori, per il 68% da almeno uno dei suoi colleghi con i quali non ha “contatti diretti” o non fa parte del proprio team.

La maggior parte dei lavoratori LGBTQ + e dei lavoratori non LGBTQ + ritiene che il proprio datore di lavoro apprezzi la diversità e non si opponga all’espressione della propria identità sessuale e di genere. Tuttavia, se messi a confronto, i lavoratori LGBTQ+ sono meno propensi dei lavoratori non LGBTQ + a credere concretamente che la diversità sia apprezzata, a testimonianza di una diversa sensibilità delle persone LGBTQ+, poichè coinvolte in prima persona.

Sul piano dell’avanzamento di carriera, invece, troppi lavoratori LGBTQ + ritengono che gli ambienti poco inclusivi abbiano ostacolato la propria ascesa verso le posizioni apicali dell’organizzazione aziendale o, peggio, siano stati causa di dimissioni. Il dato si attesta al 28%, con un’impennata al 37% qualora si considerino solo le persone transgender e non binarie.

Il Report si focalizza anche sull’inclusività dell’ambiente di lavoro, assodato che esso rivesta una funzione importante nella promozione e valorizzazione delle differenze, favorendo così non solo una maggior collaborazione all’interno dell’organizzazione aziendale, ma anche migliori risultati. La derisione dell’identità sessuale o di genere, può comportare l’isolamento, l’insicurezza dei soggetti LGBTQ+, incoraggiando una cultura della discriminazione e pregiudizio e creando un ambiente di lavoro ostile. Il sondaggio rivela che, fortunatamente, solo una piccola percentuale di lavoratori afferma di aver udito il proprio datore di lavoro o supervisor schernire le persone LGBTQ+, mentre il dato si attesta a poco più del 30% qualora si tratti dei colleghi.

Nonostante il Report dimostri una maggior attenzione all’interno dei contesti aziendali dei diritti delle persone LGBTQ+, molti americani LGBTQ+ vivono in uno “stato di emergenza”, stante il netto aumento delle leggi omobitransfobiche – più di 500 – introdotte dai legislatori statali (v. anche LGBTQ+ americans under attack: a report and reflection on the 2023 state legislative session).

Nel 2020, la Corte Suprema degli Stati Uniti, con la sentenza Bostock v. Clayton County, ha cementato l’interpretazione legale secondo cui la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere è una forma di discriminazione sessuale vietata dal Titolo VII del Civil Rights Act del 1964. L’Equality Act ha recepito le indicazioni della Corte nella sentenza Bostock, affrontando ampiamente la discriminazione contro le persone LGBTQ+ e migliorando molti aspetti delle leggi in vigore sui diritti civili.

Tuttavia la legge non anticipa il costume, con il risultato che ancora molte persone LGBTQ + restano vittime di discriminazione e di condotte vessatorie.

Per approfondire

Report 2023

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