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La cooperazione entra in aula: le visite aziendali 2023!

Attualità - Giulia Colombo - 22 Maggio 2023

L’Università degli Studi di Udine, con il supporto di Confcooperative FVG, Confindustria Udine e Fondosviluppo FVG, ha progettato e sostenuto per l’anno accademico 2022/2023 la seconda edizione del Corso (online) di Aggiornamento in Lavoro e Cooperazione di 42 ore (dal 31 marzo 2023 al 12 luglio 2023 e cerimonia conclusiva del 22 settembre 2023) diretto e coordinato dalla prof.ssa Anna Zilli.

Il corso coinvolge studenti e cooperatori con l’obiettivo di far conoscere il movimento cooperativo e il suo sviluppo nell’ordinamento italiano, attraverso l’approfondimento di diversi profili come: l’inquadramento storico, la disciplina, il lavoro in cooperativa, l’etica, il bilancio, la fiscalità.

Oltre alle tradizionali lezioni frontali, lo scorso 6 maggio 2023 si sono svolte le c.d. visite aziendali, come da programma, per consentire ai corsisti di conoscere da vicino il mondo cooperativo grazie alle testimonianze dei cooperatori.

Le cooperative coinvolte e che hanno collaborato, per condividere le loro peculiarità rispetto al tradizionala mondo imprenditoriale, sono state  Cooperativa Edile Appenino (CEA), Hattiva Lab cooperativa sociale ONLUS e Cooperativa di consumo di Premariacco. Queste tre realtà, pur presentando delle caratteristiche strutturali, settoriali e operative diverse, hanno dimostrato tutte un forte interesse per i temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale a beneficio dell’intera comunità in cui operano.

Per definizione tutte le cooperative – a differenza delle società “tradizionali” che hanno fine di lucro – sono caratterizzate dal perseguimento di uno scopo mutualistico, cioè quello di fornire beni, servizi ovvero occasioni di lavoro direttamente ai soci a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle di mercato.

La mutualità, però, può essere “prevalente” (c.d. cooperative a mutualità prevalente), quando prevale l’attività con i soci rispetto ai terzi, o “non prevalente” in tutti gli altri casi (c.d. cooperative “diverse”). Il Codice civile definisce la «cooperativa a mutualità prevalente» (art. 2512), in ragione del tipo di scambio mutualistico (lavoro, consumo, conferimento), individuando i relativi criteri (art. 2513) e requisiti (art. 2514). Non c’è, quindi, una definizione “in positivo” di mutualità non prevalente, in quanto ricavabile per esclusione. È possibile, tuttavia, ricondurre al diverso scopo mutualistico perseguito, differenti tipi di cooperativa in relazione all’attività svolta.

Vediamo ora i settori in cui operano le cooperative interessate e come si realizza la mutualità.

CEA, Cooperativa Edile Appennino, nasce a Monghidoro (BO) nel 1982 come società a responsabilità limitata e solo due anni dopo dalla sua fondazione viene trasformata in cooperativa. Questo dimostra come, già in origine, la filosofia aziendale era fondata sulla valorizzazione della persona e del lavoro come diritto fondamentale dell’individuo. La sede legale, originariamente sita a Monghidoro, è stata recentemente (2022) spostata in provincia di Udine a Pasian di Prato, mentre la sede operativa è in provincia di Bologna a Calderara di Reno. Si tratta di un modello cooperativo strutturato e di grandi dimensioni, perché consta circa 450 dipendenti, di cui oltre 70 operativi in Friuli-Venezia Giulia. La visita aziendale ha interessato la sede sita a Udine e ha coinvolto non solo i vertici aziendali, ma anche alcuni lavoratori, che hanno condiviso le loro esperienze.

CEA rientra nella categoria delle cooperative di produzione e lavoro e opera, fin dalle sue origini, nel settore edile, in quanto effettua lavori di costruzione e ristrutturazione di edifici. Inoltre, si occupa anche di: interventi infrastrutturali (come la realizzazione o manutenzione di strade, autostrade, gallerie, piste ciclopedonali e aeroportuali); realizzazione e manutenzione di acquedotti, gasdotti, reti fognarie, reti di pubblica illuminazione e per l’energia elettrica; depurazione delle acque e impermeabilizzazione delle dighe. Elemento peculiare che connata questo tipo di cooperative è rappresentato dal fatto che il rapporto mutualistico ha ad oggetto la prestazione lavorativa da parte del socio, che risulta, quindi, essere contemporaneamente lavoratore e imprenditore (l. n. 142/2001). La mutualità, però, non è prevalente, ciò significa che CEA nello svolgimento della propria attività non si avvale prevalentemente delle prestazioni lavorative dei soci, ma di terzi, pertanto, il costo del lavoro dei soci sarà inferiore al 50% rispetto a quello totale. In altre parole, la maggioranza dei lavoratori di CEA non è socio.

La Cooperativa di consumo di Premariacco è una delle cooperative più longeve del Friuli-Venezia Giulia, fondata nel 1921, attiva nei settori dell’agricoltura, del ferramenta, del market del verde e della ristorazione, rappresentando una realtà molto importante per la comunità circostante. Lo scopo che si prefigge è quello di tutelare i consumatori «favorendo l’immissione diretta al consumo di beni e servizi a favore dei soci e in generale dell’intera comunità locale» (art. 4 Statuto). La mutualità, quindi, consiste nel fornire beni e servizi a un prezzo più vantaggioso ai soci rispetto a quello di mercato. La cooperativa di Premariacco è una cooperativa a mutualità prevalente, ma la propria attività, come espressamente previsto dallo Statuto e in conformità alla legge, può essere svolta anche con terzi, purché i ricavi delle vendite dei beni e delle prestazioni di servizi verso i soci siano superiori al 50% del totale dei ricavi. In conformità con quanto previsto dall’art. 2514 c.c., lo Statuto della cooperativa di Premariacco prevede, inoltre, le c.d. clausole mutualistiche, che possono essere sintetizzate nel divieto di: distribuire dividendi ai soci; remunerazione degli strumenti finanziari; distribuire le riserve fra i soci cooperatori e, infine, obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell’intero patrimonio sociale ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione (art. 34).

Hattiva Lab è una cooperativa sociale sita a Udine, che fornisce servizi socio-educativi, sanitari e assistenziali nell’area delle disabilità e dei minori, che presentano dei disturbi e difficoltà nell’apprendimento. Nello specifico la cooperativa si occupa della gestione di: servizi diurni per le persone con disabilità; servizi informativi e di orientamento, quali il Centro InfoHandicap, il Centro Ausili Dislessia e lo Sportello Amministratore di Sostegno; attività post-scolastiche specialistiche; prevenzione e formazione nelle scuole. Hattiva Lab è composta da 60 lavoratori dipendenti (di cui 36 soci), 10 collaboratori e 4 soci volontari (dati al 31.12.2021).

Le cooperative sociali sono espressamente disciplinate da una legge ad hoc: la l. n. 381/1991 e hanno come scopo esplicito quello di «perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini», che può avvenire a) attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi (come nel caso di Hattiva Lab), oppure b) mediante lo svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (art. 1). In questo tipo di cooperative, a differenze delle altre, lo statuto può prevedere la presenza di soci volontari, che prestano la loro attività gratuitamente con diritto però al rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate. Per quanto riguarda, invece, la mutualità, le cooperative sociali sono considerate a mutualità prevalente di diritto se rispettano la citata legge e indipendentemente dal possesso dei requisiti ex art. 2513 c.c. (art. 111-septies R.D. 318/1942 e ss. mod.).

Le visite aziendali hanno, quindi, permesso agli studenti e alle studentesse di conoscere concretamente tre diversi tipi di cooperative: produzione e lavoro, consumo e sociale. L’inquadramento in una specifica categoria dipende, infatti, dall’attività che i soci vogliono concretamente compiere: in CEA l’attività prevalente è l’edilizia, in Cooperativa di Premariacco la vendita di prodotti (agricoli, alimentari), in Hattiva Lab la forte sensibilità e interesse per il sociale.

È importante, però, evidenziare, come ci siano degli elementi in comune tra queste realtà, rappresentati dallo scopo mutualistico e dai valori perseguiti, in conformità ai sette principi cooperativi sanciti nella Dichiarazione d’Identità Cooperativa del 1995, adottata dall’Alleanza Cooperativa Internazionale (ACI), che sono: i) adesione libera e volontaria; ii) controllo democratico da parte dei soci; iii) partecipazione economica dei soci; iv) autonomia e indipendenza; v) educazione, formazione e informazione; vi) cooperazione tra cooperative; vii) preoccupazione per la comunità.

La cooperativa rappresenta, quindi, un modello di business vincente, sostenibile, innovativo ed inclusivo per il futuro, perché capace di integrare l’attività d’impresa con il benessere e le esigenze dei soci, dei lavoratori e della comunità, mettendo la persona al centro rispetto al profitto.

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