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Vale un mese: Giornata internazionale per il diritto alla verità sulle gravi violazioni dei diritti umani e per la dignità delle vittime per Marzo 2023

Giornate Internazionali - Daniela Lafratta - 1 Marzo 2023

Il 21 dicembre 2010, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 24 marzo Giornata internazionale per il diritto alla verità sulle gravi violazioni dei diritti umani e per la dignità delle vittime.

La scelta del 24 marzo rende omaggio alla memoria di Monsignor Óscar Arnulfo Romero, assassinato il 24 marzo 1980 mentre era attivamente impegnato a denunciare le violazioni dei diritti umani degli individui più vulnerabili in El Salvador.

La giornata commemorativa vuole onorare la memoria delle vittime di gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani promuovendo l’importanza del diritto alla verità e alla giustizia rendendo omaggio a coloro che hanno dedicato la loro vita nella lotta per promuovere e proteggere i diritti umani.

Tutt’oggi nel mondo si verificano gravi violazioni dei diritti umani, violazioni aggravate dalla scarsa conoscenza di esse ovvero della verità sulle reali condotte di coloro che attivamente partecipano a tali violazioni. Da questo punto di vista in uno studio condotto nel 2006, l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha evidenziato che il diritto alla verità sulle gravi violazioni dei diritti umani  è un diritto inalienabile e autonomo  e che grava su ogni singolo Stato il dovere di protezione e garanzia delle vittime. Tale dovere si traduce nell’obbligo di condurre indagini efficaci e di garantire rimedi altrettanto efficaci. In particolare modo lo studio afferma che “il diritto alla verità implica di conoscere la verità integra sugli eventi che si sono verificati, le loro circostanze specifiche e gli autori delle condotte“.

In una relazione del 2009 sul diritto alla verità, l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha altresì individuato e segnalato le prassi da adottare per la concreta attuazione del diritto. In particolare la relazione individua le pratiche relative alla tenuta degli archivi e ai registri relativi alle violazioni dei diritti umani e ai programmi sulla protezione dei testimoni e di altre persone coinvolte nei processi connessi a tali violazioni.

Il diritto alla verità, sovente invocato dai parenti delle vittime di esecuzioni sommarie, sparizioni forzate, persone scomparse, bambini rapiti, non può e non deve restare un grido soffocato dal potere e da quanti perpetrano le gravi violazioni del diritto umanitario. E’ necessario, più che mai, spingere nella direzione della verità affinché coloro che hanno subito gravi violazioni dei diritti umani, ovvero i loro parenti, possano avere giustizia.

 

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