Firmato il protocollo tra INL e Consigliera nazionale di Parità contro le discriminazioni di genere
In data 8 giugno 2023 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e l’Ufficio Nazionale della Consigliera di Parità hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa, per dare nuovo impulso alla collaborazione già consolidata tra le due istituzioni finalizzata a favorire la piena applicazione della normativa in materia di parità e di pari opportunità tra uomo e donna e ad attivare efficaci azioni di contrasto alle discriminazioni di genere, anche con particolare riferimento al ruolo genitoriale di lavoratori e lavoratrici.
Il Protocollo intende rafforzare il coordinamento tra le rispettive attività e lo scambio reciproco di esperienze e buone prassi sulle tematiche della parità e pari opportunità.
Nel testo dell’intesa vengono previste:
- Azioni di collaborazione tra le due istituzioni e, in particolare:
- l’L’Ispettorato Nazionale si impegna a sensibilizzare le sedi interregionali e territoriali affinché le stesse diano comunicazione tempestiva alle Consigliere/ai Consiglieri di parità di eventuali situazioni discriminatorie di genere, anche collettive, riscontrate sul campo e trasmettano alle/agli stesse/i informazioni sugli squilibri nella posizione tra uomini e donne riscontrati in azienda, nel corso delle ispezioni e su ogni altra questione di comune interesse.
- A propria volta, la Consigliera Nazionale di parità, si impegna a sensibilizzare le Consigliere/i Consiglieri di parità affinché segnalino ai competenti Ispettorati interregionali e territoriali del lavoro le violazioni delle norme antidiscriminatorie nonché di quelle volte a disciplinare il rapporto di lavoro, di cui siano venuti a conoscenza in occasione dello svolgimento del proprio mandato.
- Le parti si impegnano a garantire rispettivamente che gli Ispettorati interregionali e territoriali del lavoro e le Consigliere/i Consiglieri di parità si raccordino e si informino reciprocamente sui rapporti relativi alla situazione del personale che le aziende con più di 50 dipendenti sono tenute a presentare ex 46 del D. Lgs. n. 198/2006, esaminando tempestivamente, ciascuno per i profili di propria competenza, eventuali questioni e problematiche in merito.
- Le Consigliere/i di parità territoriali, nell’ambito delle valutazioni attinenti la certificazione di genere ai sensi dell’ 46 bis comma 2 lett. c) della legge 198/2006 mod. dalla l. n.162/2021, segnalano agli Ispettorati del lavoro i casi di non congruenza e di mancata trasmissione dei rapporti biennali sulla situazione del personale.
- L’INL e la Consigliera Nazionale di Parità collaborano nell’analisi dei dati e nella redazione del Rapporto annuale sulle convalide delle dimissioni/risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri/dei lavoratori padri, sulla base di un’attenta lettura delle motivazioni addotte dai lavoratori/lavoratrici interessate e con particolare attenzione a quelle connesse a “condizioni di lavoro particolarmente gravose o difficilmente conciliabili con esigenze di cura della prole”.
- La condivisione dati statistici: più precisamente, l’INL fornirà all’Ufficio della Consigliera nazionale di parità, che ne faccia richiesta, i dati annuali relativi all’attività ispettiva in materia di discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro e a predisporre quanto necessario a consentire l’accesso diretto da parte delle/dei Consigliere/i di parità al sistema informatico di gestione delle convalide per visualizzare le risultanze statistiche concernenti i provvedimenti adottati negli ambiti territoriali di competenza.
- La pianificazione degli accessi ispettivi: viene data priorità alle richieste di intervento ispettivo presentate dalle/dai Consigliere/i di parità.
- Iniziative di aggiornamento professionale e di promozione: le parti si impegnano a promuovere momenti di approfondimento e studio, quali conferenze, seminari, convegni su tematiche lavoristiche affrontate in una prospettiva di genere, al fine di rafforzare competenze, conoscenze e metodologie di intervento e di valutazione del proprio personale, nell’ambito delle azioni antidiscriminatorie e di tutela e promozione della parità e pari opportunità nei luoghi di lavoro. L’INL e la Consigliera Nazionale di parità si impegnano a promuovere il coinvolgimento delle/dei Consigliere/i di parità e del personale ispettivo degli Ispettorati interregionali e territoriali del lavoro in iniziative, promosse anche disgiuntamente e da svolgersi, anche a livello locale, in materia di funzioni ispettive sui temi della discriminazione di genere, diretta e indiretta, e su altre tematiche di comune interesse.
- Scambio di buone prassi: le parti si impegnano a rilevare e diffondere buone prassi e le misure di intervento adottate sul territorio nazionale per la verifica e l’attuazione effettiva del principio delle pari opportunità, nonché a monitorare e condividere i risultati conseguiti.
- Incontri istituzionali: al fine di migliorare la sinergia tra le due istituzioni, potranno essere promossi, incontri finalizzati alla disamina di casi specifici, con l’eventuale coinvolgimento diretto delle istituzioni interessate e, ove ritenuto opportuno, dei soggetti coinvolti, allo scopo di rimuovere eventuali comportamenti discriminatori segnalati o situazioni di squilibrio di particolare rilevanza. Le parti si impegnano inoltre a riunirsi periodicamente per un opportuno scambio di informazioni e per coordinare la rispettiva attività di repressione e disincentivazione di qualsiasi forma di discriminazione, diretta o indiretta, di genere nei luoghi di lavoro, nonché per l’eventuale concertazione di interventi mirati, nell’ambito delle rispettive funzioni, anche al fine di accertare e sanzionare fenomeni di sfruttamento lavorativo.
Il Protocollo in esame segna un passo in avanti nella cooperazione istituzionale tra i due Enti, già prevista ex art. 15, comma 1, lett. e) del Codice delle Pari Opportunità. Considerato che l’Ispettorato e le/i Consigliere/i di parità svolgono funzioni diverse (di vigilanza e repressione l’Ispettorato e di conciliazione e promozione le/i Consigliere/i), ma complementari, una buona sinergia e un efficace coordinamento delle rispettive attività permetteranno, da un lato, di attuare un’efficace tutela, alternativa a quella giudiziale, per reprimere e sanzionare anche le discriminazioni di genere più insidiose, ovvero quelle in cui l’azione giudiziale risulta difficilmente esperibile e dall’altro, di effettuare un’efficace azione di disincentivazione e prevenzione di qualsiasi forma di discriminazione diretta e indiretta.