La protezione del Caregiver nell’ambito di applicazione della Dir. 78/2000/CE
In questi giorni, complice il rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia Europea circa l’ampiezza delle tutele da riconoscere ai caregivers (sollevata dalla Cassazione con la ord. n. 1788 del 2024), è tornata al centro del dibattito la sentenza Coleman, emessa dalla Corte di Giustizia Europea il 17 luglio 2008, la quale ha rappresentato un importante passo verso la promozione dell’uguaglianza e della parità di trattamento nei contesti lavorativi. Vediamola in dettaglio.
Il contesto
La sentenza Coleman riguarda il tema delle discriminazioni sul luogo di lavoro a causa della disabilità. In particolare, si concentra sull’estensione della discriminazione per associazione. Questo significa che la sentenza considera la possibilità di estendere la protezione contro la discriminazione legandola anche all’associazione del lavoratore non disabile con un soggetto a sua volta disabile .
L’associazione e la tutela legale
Immaginiamo un lavoratore che ha un figlio o un familiare disabile. Se questo lavoratore subisce discriminazioni sul posto di lavoro a causa di questa associazione, la sentenza Coleman riconosce la sua tutela legale. In altre parole, la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che la discriminazione può avvenire non solo nei confronti della persona disabile stessa, ma anche nei confronti di chi è associato a lei in quanto caregiver.
Implicazioni e significato
La sentenza Coleman ha profonde implicazioni. Innanzitutto, sottolinea l’importanza di considerare le relazioni personali e familiari quando si tratta di discriminazione. Non si tratta solo di proteggere l’individuo disabile, ma anche di garantire che le persone non siano discriminate a causa della loro relazione di cura con persone disabili.
Inoltre, questa sentenza promuove una maggiore consapevolezza e sensibilità nei confronti delle persone con disabilità e dei loro familiari. I datori di lavoro devono, pertanto, adottare politiche e pratiche che favoriscano l’inclusione e il rispetto.
Conclusioni
La sentenza Coleman del 2008 rappresenta un passo avanti nel riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari. È un monito a lavorare insieme per creare ambienti di lavoro più equi, inclusivi e rispettosi.