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Al via i benefici contributivi pro aziende certificate per la parità di genere

Attualità - Anna Zilli - 9 Gennaio 2023

 

Il beneficio contributivo, introdotto dall’articolo 5 della legge 162/2021 e rivolto alle aziende che entro il 31 dicembre 2022 conseguono la certificazione della parità di genere, prende forma con la circolare INPS n. 137 del 27 dicembre 2022.

Le domande volte al riconoscimento dell’agevolazione possono essere presentate a decorrere dal 27 dicembre 2022 e fino al 15 febbraio 2023.

L’esonero contributivo viene calcolato sulla contribuzione previdenziale complessivamente dovuta dal datore di lavoro, in misura non superiore all’1% e nel limite massimo di 50.000 euro annui.

Il beneficio viene riparametrato su base mensile e fruito dai datori di lavoro come sconto sui contributi previdenziali dovuti, in relazione alle mensilità di validità della certificazione della parità di genere.

La soglia massima di esonero della contribuzione datoriale riferita al periodo di paga mensile è, pertanto, pari a 4.166,66 euro (€ 50.000,00/12).

Il diritto alla fruizione dell’esonero è subordinato alla compresenza di numerosi requisiti, quali:

  • la  regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale (DURC)
  • l’assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
  • il rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale;
  • l’assenza di provvedimenti sanzionatori da part dell’ispettorato nazionale del lavoro relativi al rapporto biennale delle pari opportunità, per le aziende con oltre 50 dipendenti.

Secondo quanto previsto nel PNRR entro il 2026 le  aziende certificate rispetto alla parità di genere dovranno essere almeno 800 , di cui almeno 450 piccole e medie, cui si dovranni aggiungere 1000 imprese  che saranno supportate con una assistenza tecnica.

Al rilascio della certificazione della parità di genere alle imprese in conformità alla UNI/PdR 125:2022, provvedono gli organismi di valutazione della conformità accreditati in questo ambito ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008.

I criteri sono stati indicati in forma di KPI, cioè parametri definiti dalla norma UNI/PdR 125:2022 relativa alle “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performance Indicator – indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni”, previsti dal decreto del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 29 aprile 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 1 luglio 2022.

La Prassi UNI ha fissato una serie di KPI (Key Performance Indicator), suddivisi in sei aree di indicatori. che descrivono una organizzazione ideale, inclusiva e rispettosa della parità di genere.

Le sei aree individuate sono: (1) cultura e strategia; (2) governance; (3) processi HR; (4) opportunità di crescita ed inclusione delle donne in azienda; (5) equità remunerativa per genere; (6) tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

Ciascuna area ha uno specifico peso percentuale nella valutazione dell’organizzazione aziendale. Gli indicatori che costituiscono ciascuna area sono connessi a un punteggio e sono finalizzati a misurare il grado di competenza dell’organizzazione sul punto, attraverso un monitoraggio annuale e una verifica ogni due anni.

L’area “cultura e strategia” si compone di 7 indicatori e ha un peso pari al 15%. Nell’area “governance” sono previsti 5 indicatori e un peso pari al 15%. I “processi HR” si costituiscono di 6 indicatori e il peso è pari al 10%. La quarta area definita “opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda” ha 7 indicatori e il peso è pari al 20%. L’ “Equità remunerativa per genere” dispone di 3 indicatori e ha un peso del 20%. Infine la sesta e ultima area “tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro” ha 5 indicatori e un peso pari al 20%.

La Prassi differenzia il monitoraggio delle organizzazioni aziendali in quattro diverse fasce organizzate sulla base delle dimensioni aziendali: micro-organizzazioni (1-9 addetti), piccole organizzazioni (10-49 dipendenti), medie organizzazioni (50-249 dipendenti), grandi organizzazioni (250 e oltre).

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