How artificial intelligence fosters global inequalities: A Four Country Study on Data Work
Il 20 novembre 2023, in modalità ibrida, l’Università di Groningen (Paesi Bassi) ospiterà il seminario “How Artificial Intelligence Fosters Global Inequalities: A Four Country Study on Data Work“.
Il Prof. Antonio Casilli (Institute Polytechnique de Paris) terrà una lectio magistralis presentando il suo studio condotto con il DiPiLab tra il 2020-2023 in Venezuela, Madagascar, Brasile e Francia.
Seguirà un panel multidisciplinare.
La discussione si concentrerà su come la rivoluzione dell’intelligenza artificiale, al di là del lavoro di ingegneri e data scientist, perpetua ancora una grande quantità di lavoro collettivo, spesso esternalizzato nei paesi del Sud del mondo.
L’evento è ibrido, la partecipazione è consentita sia in presenza che online. Per i fortunati che arriveranno fino a Groningen seguirà un ricevimento. La registrazione è aperta qui.
Le tensioni sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul lavoro umano dominano oggi il dibattito pubblico.
Tuttavia, raramente viene posta la domanda opposta: cosa fa il lavoro umano nell’intelligenza artificiale?
È un dato di fatto, la manodopera gioca un ruolo importante nella produzione di soluzioni di machine learning, ma spesso viene trascurata. I lavoratori dell’intelligenza artificiale non sono solo sviluppatori di software e ingegneri di sistema, sono anche lavoratori dei dati meno conosciuti e meno pagati. Gli assistenti vocali, le auto a guida autonoma e gli strumenti di riconoscimento facciale vengono creati attraverso processi ad alta intensità di lavoro che coinvolgono, clickworker e microworker che eseguono attività come l’etichettatura delle immagini, l’ordinamento delle informazioni, il campionamento vocale e la trascrizione audio.
L’opinione pubblica in Nord America ed Europa sta diventando sempre più consapevole delle condizioni di lavoro precario e della concorrenza tra i lavoratori che le attività di etichettatura dei dati generano. Ma gran parte di questo lavoro viene esternalizzato nei paesi del Sud del mondo con economie informali e mercati del lavoro meno regolamentati, perpetuando relazioni di tipo coloniale. e le dipendenze economiche globali.
L’evento vuole esplorare le condizioni di lavoro e i profili socio-demografici dei lavoratori dei dati in quattro paesi a basso, medio e alto reddito (Venezuela, Madagascar, Brasile e Francia).
L’analisi si basa sulle osservazioni condotte dal gruppo di ricerca DiPLab (Digital Platform Labor) dal 2020 al 2023. Combinando metodi misti e dati primari, mostriamo come le disuguaglianze globali storiche modellano ancora le catene internazionali di lavoro digitale e di fornitura di dati.
Per la partecipazione da remoto è necessaria la preventiva registrazione.
Link: https://www.youtube.com/watch?v=L01d8u97iE4