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Caregiver familiare e prevenzione della salute: il caso FVG

Mariavittoria Biondo - 3 Maggio 2023

 

Mariavittoria Biondo è studentessa in Diritto per l’Innovazione di Imprese e Pubbliche Amministrazioni
nel Dipartimento di Scienze Giuridiche, Uniud

 

Nella prospettiva del buon andamento del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), ogni Regione è chiamata a adottare un Piano Regionale della Prevenzione (PRP), declinando i contenuti del Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) all’interno dei contesti regionali e locali. Nel rispetto dell’Intesa in Conferenza Stato-Regioni del 6 agosto 2020, la Regione Friuli Venezia Giulia ha approvato il PRP 2021-2025 (d’ora in avanti, il Piano), per mezzo della delibera della giunta regionale n. 2023/2021.

La prevenzione e la promozione della salute dei cittadini non autosufficienti sono aspetti che interessano sensibilmente i caregiver familiari. La salute dell’assistito, infatti, incide notevolmente sul lavoro di cura e assistenza svolto in ambito domestico. Quanto più l’assistito è circondato da una rete di servizi che agisce in funzione della prevenzione e promozione del suo stato di salute, tanto più il caregiver è alleggerito dal peso della cura e assistenza gravante sulle sue spalle.

In realtà, occorre che tale rete di servizi operi anche in favore della prevenzione e del mantenimento del benessere psicofisico del caregiver, considerando che è potenzialmente sottoposto a una serie di situazioni stressogene, culminanti nella sindrome di burn out. Pertanto, in questo articolo si porrà un focus sugli obiettivi del Piano, che, direttamente o indirettamente, investono l’ambito del caregiving familiare.

Per la corretta attuazione del Piano, sono state individuate cinque linee d’azioni fondamentali. Di queste, si riportano quelle maggiormente attinenti al tema in oggetto:
a) considerare l’individuo in rapporto all’ambiente in cui vive, promuovendo un rapporto salubre fra salute e ambiente, realizzando un approccio inter-istituzionale del servizio sanitario con altri enti;
b) promuovere stili di vita sani in tutte le età in diversi setting, favorendo uno scambio e una partecipazione della comunità nella pianificazione.

Stando ai dati riportati nel Piano, nella Regione FVG aumenta la popolazione anziana, a maggior rischio di sviluppare malattie croniche e disabilità. Seguendo la linea d’azione indicata precedentemente con la lettera a), occorre considerare l’anziano in rapporto all’ambiente in cui vive, cioè la propria casa.

Nella Regione FVG (come peraltro in tutto il Paese), la casa è il primo luogo di cura, ma anche, secondo quanto stabilito nel Piano, l’ambiente in cui si verificano la maggior parte degli infortuni per caduta. Dunque, investire nella prevenzione degli incidenti domestici risulta un obiettivo strategico fondamentale per ridurre quella serie di rischi, correlati alla salute dell’assistito, che, inevitabilmente, si ripercuotono anche sul caregiver.

All’interno del Piano, infatti, si intende potenziare le attività di formazione e sensibilizzazione, già sviluppate e consolidate nella nostra Regione, mirate a informare e formare i caregiver sulle pratiche corrette da eseguire nell’ambiente domestico. Ad esempio, la maggior parte degli incidenti domestici può essere evitata attraverso modifiche organizzative degli spazi maggiormente vissuti. Informare e formare i caregiver sui comportamenti corretti da compiere in casa riduce il rischio di infortuni, evitando aggravamenti dello stato di salute dell’assistito, che, di riflesso, significa evitare ulteriori oneri di cura gravanti sul caregiver.

In questo senso, la Regione proseguirà con le iniziative formative rivolte a operatori sanitari, inclusi i medici di medicina generali (MMG), e socio sanitari che operano con utenza anziana e caregiver, con l’obiettivo di sensibilizzare ai rischi di caduta e, più in generale, alla cultura della sicurezza domestica. Inoltre, la Regione intende formare i professionisti sanitari e socio sanitari al counseling per popolazione anziana e caregiver, mediante anche produzione e diffusione di materiale informativo.

Oltre al rischio di caduta, nel Piano è individuato anche il rischio di assunzione errata dei farmaci. Sul punto, si tenga presente che il ruolo del caregiver familiare è fondamentale: la gestione e la somministrazione della terapia farmacologica all’assistito, infatti, è uno dei compiti principali del lavoro di cura. Nell’ottica di prevenire e ridurre tale rischio, la Regione proseguirà con le iniziative formative legate all’uso corretto dei farmaci, prevedendo offerte formative non solo per i caregiver professionali, ma anche per quelli familiari.

Tali iniziative formative sono predisposte per essere erogate anche mediante l’uso delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC). Infatti, nel Piano è stato programmato di aggiornare il materiale prodotto e i siti web appositamente realizzati, utilizzare i portali e i social della Regione, delle Aziende sanitarie e dei Comuni della Regione, in collaborazione con stakeholder e associazioni di volontariato.

Prevenire è meglio che curare”, si sa, ma per un caregiver familiare il motto vale doppio: per se stesso e per la persona che assiste.

 

 

 

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