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Giornata internazionale per mettere fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti

Attualità - Gianluca Picco - 2 Novembre 2020

Il 2 novembre ricorre la Giornata internazionale per mettere fine all’impunità per i crimini contro i giornalisti, indetta con la Risoluzione 68/163 dell’ONU nel 2013 in memoria dell’omicidio dei giornalisti francesi Claude Verlon e Ghislaine Dupont, uccisi in Mali nello stesso anno. Quattro anni prima, il 23 novembre 2009, durante le riprese di un corteo a Maguindanao, nelle Filippinedi, oltre  trenta giornalisti erano rimasti uccisi nell’attacco mortale contro i giornalisti più grave della storia.

L’ultimo rapporto dell’UNESCO (2018) sulla situazione dei reati contro i giornalisti nel mondo evidenzia che è aumentato del 18% il numero dei reporter uccisi nel quinquennio 2014-2018 rispetto ai cinque anni precedenti, e che il 55% degli omicidi ha avuto luogo in Paesi che non sono in guerra.

Quasi il 90% dei responsabili degli omicidi dei 1109 giornalisti assassinati nel mondo tra il 2006 e il 2018 non è stato punito.

L’indagine dell’agenzia dell’ONU segnala che i Paesi con il più alto tasso di vittime tra i giornalisti sono gli Stati Arabi, seguiti da America Latina, Caraibi e Asia, e che ad essere presi di mira sono sempre più spesso i giornalisti che si occupano di fatti politici, criminalità e corruzione.

In aumento sono anche gli attacchi contro le giornaliste, le più esposte a violenza di genere, espressioni d’odio a sfondo sessuale, nonchè in relazione a minacce e aggressioni sessuali.

Si noti, per di più, che i numeri prospettati non includono i ben più numerosi attacchi e aggressioni non mortali che ogni giorno subiscono i giornalisti, come torture, sequestri e sparizioni, intimidazione e molestie, sia nelle situazioni di conflitto che in quelle di pace.

Senza parlare delle nuove, e sempre più diffuse, minacce legate alle trasformazioni tecnologiche che costringono i reporter a vivere nella costante paura.

Nel 2019 la Commissione europea ha destinato 2,2 milioni di euro a sostegno di progetti dell’ECPMF per la promozione del giornalismo di qualità e la cooperazione transfrontaliera tra professionisti dei mezzi d’informazione. In molti Paesi viene fornita assistenza, sia in termini finanziari che di consulenza specifica, per promuovere la protezione di giornalisti, blogger e operatori dei mezzi di comunicazione.

Questa giornata – omaggiata anche dalla Rai – ricorda l’importanza del giornalismo e, soprattutto di inchiesta, che è al servizio della verità. Ogni singolo attacco contro i giornalisti costituisce una grave violazione dei diritti umani dell’individuo, ma anche una minaccia alla libertà di informazione e di espressione di tutta la società, base fondamentale per una solida democrazia.

 

Approfondimenti

Rapporto Unesco (2018)

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